Decreto ingiuntivo: cos'è e cosa comporta.
- winning group
- 28 dic 2022
- Tempo di lettura: 4 min

Come possiamo risolvere per sempre il problema del debito?
Decreto ingiuntivo?
Quali sono le conseguenze per il debitore che lo riceve?
Oggi chiariremo in cosa consiste il decreto ingiuntivo, quali sono le conseguenze per il debitore e parleremo anche delle soluzioni che portano all’ azzeramento del debito evitando le svalutazioni tipiche delle aste.
Se in questo momento non stai vivendo un momento roseo e ti sei posto anche tu questa domanda sei nell'articolo giusto.
Se i tuoi creditori decidono di intraprendere le vie legali per cercare di ottenere la somma di denaro che gli spetta, e tu ora come ora non sei in grado di pagare attraverso queste righe troverai la giusta soluzione.
Ma andiamo per gradi, partiamo dal sapere che cos'è il decreto ingiuntivo.
Il decreto ingiuntivo è un provvedimento che viene preso dal Tribunale competente su richiesta di un legittimo creditore. Il destinatario è ovviamente il debitore, a cui viene intimato di ripagare il proprio debito.
Per fare in modo di ottenerlo, il creditore dovrà fornire delle prove che documentino adeguatamente l’esistenza del credito e il fatto che il debitore stia violando le modalità di rimborso a suo tempo pattuite.
Cosa succede se non si paga il decreto ingiuntivo
Una volta notificato il decreto ingiuntivo, il debitore avrà un tempo pari a quaranta giorni per procedere al pagamento. In alternativa, potrà presentare opposizione se le pretese del creditore sono interamente o parzialmente infondate.
Una volta trascorso il termine di quaranta giorni e in assenza di opposizione o saldo del debito da parte del debitore, il Tribunale procederà a notificare a quest’ultimo un atto di precetto. A quel punto, il debitore avrà ancora dieci giorni di tempo per rimborsare il debito.
Se non lo farà, a partire da quel momento sarà possibile procedere al pignoramento.
Quanto tempo passa tra decreto ingiuntivo e pignoramento?
Nella maggior parte dei casi, il creditore dispone di una finestra temporale entro la quale può decidere di compiere il passo successivo.
Detto questo, possiamo comunque fare una stima approssimativa del tempo che intercorre tra decreto ingiuntivo e pignoramento. Ricapitolando, abbiamo detto che, dalla notifica del decreto, il debitore ha a disposizione quaranta giorni per pagare o presentare opposizione. Se non fa né una né l’altra cosa, si può procedere alla notifica dell’atto di precetto. A quel punto, il creditore ha ancora dieci giorni per pagare. Se non lo farà, il creditore avrà novanta giorni di tempo per avviare il pignoramento.
Alla luce di quanto appena detto, tra il decreto ingiuntivo e il pignoramento potrebbe trascorrere un periodo compreso all’incirca tra i tre e i cinque mesi.
Cosa rischi con un decreto ingiuntivo se sei proprietario di una casa?
Il pignoramento sfocia nella vendita all’asta dei beni di proprietà del debitore con l’obiettivo di rimborsare i creditori tramite il ricavato.
Se sei proprietario di un immobile, è probabile che il pignoramento riguardi proprio la tua casa, a meno che tu non disponga di beni più liquidi.
Il vero problema è che, se la tua casa dovesse finire all’asta, i rischi per te potrebbero spingersi ben oltre il fatto di perdere l’immobile. Per una serie di ragioni, durante le aste immobiliari si innescano spesso dei meccanismi di svalutazione che spingono il prezzo al ribasso: non è raro che una casa venga letteralmente svenduta per la metà o addirittura un terzo del suo valore. Stando così le cose, la gran parte delle volte il ricavato non basta neppure per saldare i debiti, con l’ovvia conseguenza che gli ex proprietari si ritrovano ancora fortemente indebitati pur avendo perso all’asta la loro casa!
Saldo e stralcio con rinuncia agli atti: la soluzione che azzera il debito!
C’è un modo per evitare tutto ciò?
Fortunatamente sì ed è proprio di questo che vogliamo parlarti dopo averti messo in guardia sui rischi del pignoramento immobiliare e delle aste.
La nostra soluzione si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti ed è l’unica che ti permette di evitare le svalutazioni delle aste azzerando allo stesso tempo tutti i tuoi debiti.
Invece di aspettare che la tua casa venga svenduta all’asta rischiando di restare con un debito sulle spalle, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura. L’obiettivo è quello di arrivare a un accordo sulla cifra da saldare per considerare il debito estinto, cosicché tu riesca ad azzerare tutti i debiti con la vendita del tuo immobile.
Per fare in modo che il tuo debito venga azzerato, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Eppure, ci sono ottime probabilità che accettino: le aste sono molto rischiose anche per loro, in quanto nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi. Con la nostra soluzione potranno invece contare sul fatto di ricevere subito la somma pattuita.
Una volta raggiunto l’accordo, non ti resterà che pagare i creditori per ottenere l’azzeramento di tutti i tuoi debiti. Dovrai comunque vendere la casa, ma questa volta eviterai le svalutazioni delle aste e avrai la certezza di cancellare il debito una volta per tutte.
Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!
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